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Riscossione crediti: Come recuperare il 100% da un debitore

Riscossione crediti: Come recuperare il 100% da un debitore

Da Roberta Salzano

Aggiornato il 4 marzo 2021, pubblicato il 30 gennaio 2020

La riscossione crediti è sempre stato una questione irritante. Spesso si sente il detto “per pagare e per morire c’è sempre tempo” i più ridono ma quando sono i clienti ad essere lenti a pagare i loro debiti la situazione diventa stressante. Ritardando il loro pagamento si rischia di essere a corto di liquidità posticipando il pagamento dei fornitori e scatenando un circolo vizioso. L' incasso dei debiti non pagati è spesso un incubo. Alcune aziende finiscono addirittura per chiudere perchè avevano troppi crediti non pagati.

La questione della protezione contro il mancato pagamento rimane quindi più attuale che mai. I manager ansiosi, con gli occhi puntati sul conto corrente dell'azienda , hanno comunque soluzioni per anticipare i rischi di mancato pagamento e migliorare la loro gestione dei crediti. Qui vi forniamo alcune informazioni utili, oltre a un confronto tra le piattaforme online dedicate al recupero crediti :

Cos’è la riscossione crediti?

Definizione

Procedendo per gradi, possiamo cercare di definire il recupero crediti come:

l’attività il cui scopo è quello di ottenere un credito nei confronti di un debitore che per una serie di motivi non onori il proprio debito. Il non adempiere all’obbligazione può dipendere da momentanea difficoltà o da atti volontari volti a non onorare il debito

© Factalex

In parole semplici, è un diritto dei soggetti che detengono un credito verso un terzo. L'oggetto di quest'azione è far si che si possa recuperare l'integralità della somma dovuta. Si tratta di una soluzione necessaria per tutelare tutte le diverse aziende o prestatari di servizi che si ritrovano con un'attività florida ma senza liquidità a causa di una moltitudine di crediti non pagati. Infatti, purtroppo per la salute di un'azienda un eccesso di debiti ma anche crediti non riscossi. Basti pensare che si riferiscono a prestazioni effettuate, risorse mobilitate e anticipate dalle aziende. Come fare quindi per tutelarsi? basta seguire fase per fase il processo que vi presentiamo.

Chi può occuparsi della riscossione crediti

In questa situazione è comprensibile che il creditore si possa sentire sopraffatto e, soprattutto non essendo la sua mansione principale, decida di rivolgersi ad una sorta di intermediario.

Su questo punto ci soffermeremo un attimo per sfatare un paio di miti che film e serie TV ci hanno messo in testa. Innanzitutto, si è vero che ci sono società di recupero crediti che ma per poter esercitare delle attività parecchio delicate ( dati parecchio sensibili e devono recuperare delle somme di denaro che possono essere sostanziose) deve far autorizzare la cartella di recupero del credito dalla questura . In cambio di ciò trattengono una percentuale sul recuperato che può oscillare tra 7% e 15%.

Cosa che non possono ASSOLUTAMENTE fare: appendere cartelli per tutto il vicinato con dati personali e l’indicazione di moroso. Questo è veramente il cliché dell’onta visto un po’ nei film che per questioni di privacy non può realizzarsi ( ergo se siete debitori in mora tranquilli i vostri vicini non sono tenuti a saperlo).

Altra persona a cui ci si può rivolgere per il ottenere il pagamento di un credito è un avvocato, in questo caso la formalità richiesta è un’iscrizione all’albo.

Come funziona la riscossione crediti?

Nela pratica il recupero crediti può essere praticato in due differenti modi a seconda delle preferenze del creditore e/o della gravità della soluzione.

Recupero stragiudiziale o per via bonaria

Che sia per coscienza o per evitare le tempistiche della giustizia molti decidono di prendere la strada stragiudiziale . La maniera più “volgare” di chiamarlo “per via bonaria”, suggerisce, infatti, un metodo di recupero crediti che non coinvolge un giudice ma bensì si basa sull’esorto al pagamento. Andando più nel pratico si tratta di rintracciare e notificare il debitore per sollecitare il pagamento telefonicamente e tramite raccomandata.

Ad un rifiuto persistente di pagare, ci si rivolge ad una delle attività di recupero di cui abbiamo parlato prima. Questi cerca di stabilire ancora ulteriori contatti e cerca una negoziazione tramite visite personali, solleciti e telefonate e proponendo soluzioni di mezzo (ad esempio un pagamento rateizzato) per poter recuperare il debito .

Qualora l’esito fosse ancora negativo si passa alla costituzione di mora , tramite notificazione per iscritto ( sempre utilizzare raccomandata con ricevuta di ritorno!) in modo da evitare di far cadere il debito in prescrizione, i 10 anni (salvo diversa disposizione) al termine dei quali si perde ogni forma di diritto di riscossione.

Se nessuno di questi metodi pacifici di riscossione porta ad un risultato, bisogna decretare il passaggio diffida legale (anche qui raccomandata con ricevuta di ritorno) mettendo fine ai tentativi di recupero stragiudiziale.

Recupero crediti giudiziale

Una volta depositata la diffida si passa alla via giudiziale , cosa succede? sostanzialmente si può arrivare a differenti conseguenze quali il pignoramento dei beni del debitore(personali o aziendali a seconda del caso), dichiarazione di fallimento e cessione del credito ad una società di factoring.

Questa situazione, però, porta a degli effetti esecutivi,  come al rimborso spese di processo e al pignoramento dei beni . Bisogna tenere presente che nel pignoramento dei beni saranno inclusi il valore del debito, gli interessi di mora ( tasso legale a partire dal giorno in cui era previsto il versamento).

Come potete vedere si tratta di una situazione spiacevole che entrambe le parti hanno interesse a evitare, anche il creditore che si avvia a pagare onorari e costi di avvio pratica.

Un’altra conseguenza per il creditore è la registrazione in bilancio di una perdita per questo credito.

Nel caso infatti non ci fossero speranze di recupero bisognerà registrare una perdita sui crediti (con conseguente deducibilità fiscale) che può rappresentare una difficoltà quando si tratta di individuare il momento migliore:

  • Si può scegliere l’anno dell’avvio pratica processuale se nello stesso momento il debitore è stato assoggettato ad una sentenza di fallimento
  • Nel momento in cui si accerta l’ irreperibilità del debitore (e qui le raccomandate con ricevuta di ritorno di cui vi ho parlato in precedenza tornano utili)
  • L’anno in cui gli sforzi per il recupero del credito diventano tanto costosi che recuperare il credito porterebbe comunque ad una perdita.

Negli altri casi si può parlare di una svalutazione del credito .

Vantaggi procedura bonaria

Già descrivendo il susseguirsi degli eventi, risulta chiaro che una procedura bonaria o stragiudiziale porti a entrambe le forze dei vantaggi in termini di tempo e denaro. Vediamo quali sono i vantaggi di questa scelta più “pacifica”.

  • Risparmio di tempo
  • Risparmio di denaro (basta pensare alla parcella di uno studio legale)
  • Il negoziatore che lavora per un’agenzia di recupero è tendenzialmente motivato e abituato a queste procedure

Recuperate i vostri crediti al 100%

I ritardi di pagamento da parte dei clienti hanno un impatto negativo sulle imprese:

  • Le aziende stesse sono costrette a pagare i loro fornitori in ritardo e a bloccare determinati prelievi,
  • devono ridurre il loro budget di investimento,
  • i dipendenti non ottengono un aumento o i bonus sperati.

In questo contesto, le aziende hanno tutto l'interesse ad avere un servizio di recupero crediti esperto, qualunque sia il loro campo di attività.

Allo stesso modo della velocità di Internet, dove conta il tempo di caricamento, un esperto di recupero crediti mette a punto un piano d'azione pragmatico per portare il contante alla velocità delle fibre ottiche.

Da questo punto di vista, ci sembra che il team interno dedicato al recupero crediti abbia tutto l'interesse a dotarsi di un software ad alte prestazioni per assisterlo nelle sue attività quotidiane.

Roberta Salzano

Roberta Salzano, Growth Marketing Manager, Appvizer

Dopo aver completato gli studi di management, è arrivata in stage ad Appvizer nel gennaio 2019. Inizialmente ha assunto il ruolo di Country Manager Italia per poi passare a quello di International Growth Manager. Grazie alla sua passione per il marketing digitale, oggi ricopre il ruolo di Marketing Manager.

  1. Expertise: SEO, SEA, Marketing Automation, Lead Generation, UX, Product Marketing, Comunicazione
  2. Education: Università degli Studi di Pavia
  3. Published works and citations: Perché i tuoi clienti non aprono le tue email? (Semrush, 2019)