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Supply Chain Management (SCM): semplificate la vostra catena di produzione

Supply Chain Management (SCM): semplificate la vostra catena di produzione

Da Maxime Perotti

Aggiornato il 29 aprile 2021, pubblicato il 6 luglio 2020

La supply chain, in italiano catena distributiva o catena di approvvigionamento, viene spesso associata alla logistica. Tuttavia, il suo significato è molto più complesso e articolato.

Il suo obiettivo è rendere l’azienda più competitiva, efficiente e migliorare la qualità del servizio per clienti e fornitori.

È però essenziale definire i contorni della supply chain e le sfide derivanti dai suoi processi.

Qual è la sua definizione? Di cosa si occupa il supply chain manager? Che differenza intercorre tra logistica e supply chain?

Qui trovate le risposte che cercate!

Cosa si intende per supply chain?

Definizione

Supply chain identifica:

«un sistema di organizzazioni, persone, attività, informazioni e risorse coinvolte nel processo atto a trasferire o fornire un prodotto o un servizio dal fornitore al cliente».

All’interno del processo si individuano 3 tipi di flussi:

  • flusso di prodotto;
  • flusso di informazioni, necessario per la comunicazione e il buon coordinamento delle attività;
  • flusso finanziario, relativo ai pagamenti.

Supply chain in modalità schematica:

© Mecalux

Per una gestione ottimale della supply chain, è necessaria una visione e una strategia che vada oltre i confini dell'azienda. Sebbene gli interessi non sempre coincidano, occorre infatti una collaborazione e un coordinamento tra i diversi attori coinvolti nel processo (aziende, clienti, fornitori, ecc.).

Problematiche relative alla supply chain

La problematica maggiore è di tipo economico.

È molto complesso calcolare la percentuale di incidenza dei costi logistici sul fatturato.

Nel caso del colosso Amazon questi rappresentano circa un quarto del suo fatturato complessivo:

Statista

È, quindi, evidente quanto sia determinante una buona gestione della supply chain per le aziende, dato che questa può portare a costi più bassi, margini più elevati e una migliore competitività di fronte alla concorrenza.

Tuttavia, pur trattandosi di un punto cruciale, non bisogna dimenticare le altre questioni legate alla supply chain.

  • Migliorare la supply chain management, significa migliorare la gestione dei rischi legati alla logistica, come i picchi di volume degli ordini o i problemi dei fornitori. Tuttavia, la questione rimane strettamente legata agli obiettivi economici dell'azienda.
  • La supply chain management deve anche:
    • mantenere da un lato buoni rapporti con i propri fornitori.
    • offrire dall’altro un servizio di qualità ai propri clienti (tempi di consegna più brevi, reattività, migliore conoscenza del cliente, ecc.)
  • Infine, nella supply chain sta crescendo la tendenza nel considerare le implicazioni sociali, etiche ed ambientali. Si parla in tal senso di responsabilità sociale d'impresa.

Differenza tra logistica e supply chain

I due termini sono strettamente legati.

Tuttavia, è più corretto considerare la logistica come un anello della supply chain. Ci sono pertanto una serie di differenze e sfumature:

  • La logistica comprende essenzialmente le attività e i reparti relativi alla gestione del magazzino, alla gestione dell'inventario, al trasporto, all'approvvigionamento e alla consegna. A differenza della supply chain, può quindi essere effettuata da un'unica azienda.

Obiettivo principale: soddisfare il cliente consegnandogli il suo prodotto entro i tempi;

  • La supply chain comprende tutti i processi e gli attori che portano un prodotto dal fornitore al cliente finale. Di conseguenza, alcune professioni sono integrate in questa catena, come il servizio clienti o il controllo qualità.

Obiettivo principale: ridurre i costi operativi integrando i diversi workflow.

👆 raggiungere questo obiettivo è una delle ragioni che ha determinato la creazione del concetto di supply chain management.

Gestire la catena di distribuzione

Definizione di supply chain management

Il supply chain management, abbreviato con la sigla SCM, designa l'attività di gestione e di ottimizzazione della supply chain:

  • i costi,
  • i processi,
  • le tecniche,
  • le risorse,
  • l’attrezzatura,
  • i sistemi informatici.

Supply chain manager: di cosa si occupa?

Sebbene il SCM coinvolga molte figure e diversi settori aziendali, la figura del supply chain manager riveste un ruolo centrale.

In qualità di coordinatore dei processi e di dipendente interfunzionale, deve costantemente garantire la soddisfazione del cliente, tenendo conto degli obiettivi di margine e di redditività dell'azienda, nonché dei vincoli normativi.

Per questa ragione il suo ruolo è spesso associato alle sfere decisionali dell'azienda, avendo le sue missioni un impatto rilevante su di essa.

Ma fino a che punto si estende esattamente il suo campo d'intervento?

Sebbene i suoi compiti possano variare a seconda della struttura, ecco le sue principali missioni:

  • garantire la gestione operativa quotidiana della catena distributiva e produttiva;
  • proporre una visione strategica e anticipare le azioni future per rispondere alle tendenze tecnologiche, commerciali e di consumo;
  • prevenire emergenze e rischi e preparare le risposte;
  • collaborare a stretto contatto con tutti gli stakeholders della catena, anche su scala internazionale;
  • migliorare la comunicazione e la cooperazione all’interno dei team;
  • ottenere l’approvazione del personale e dei partner circa le modifiche proposte;
  • integrare una politica di responsabilità sociale e contribuire così alla buona immagine dell'azienda;
  • selezionare e integrare nei processi gli strumenti e i software che consentono una buona gestione della catena di approvvigionamento.

💡 Quest’ultimo punto è particolarmente importante. Nel contesto economico odierno, globalizzato e sempre più concorrenziale, investire negli strumenti giusti è uno dei modi più efficaci per migliorare le proprie performance.

Quali strumenti per la supply chain?

Le responsabilità e le sfide derivanti dalla gestione della supply chain, oltre alla necessità di un approccio globale, richiedono molteplici strumenti e software.

Per questo, noi di Appvizer abbiamo deciso di presentarvi alcuni software e applicazioni che possono venire incontro alle vostre esigenze.

Tuttavia, tenete presente che i tipi di strumenti presentati possono essere software o semplici moduli che possono interagire tra loro; oppure funzionalità che sono nativamente integrate in sistemi più globali.

Software di supply chain management

Per far fronte alla complessità dei processi, un sistema SCM è spesso suddiviso in sottocategorie di software o soluzioni con funzionalità molto specifiche:

  • Gli SCE (Supply Chain Execution) sono strumenti per la standardizzazione dell'intera catena, dall'entrata dell'ordine alla consegna. Di solito includono due funzioni principali:
    • il WMS (Warehouse Management System): agisce sulla gestione dei magazzini tenendo conto di elementi semplici quali i prodotti in entrata, lo stoccaggio e la spedizione, ma anche di elementi più complessi (tracciabilità, ripartizione in lotti, ecc.);
    • il TMS (Transportation Management System): si concentra sulla razionalizzazione dei trasporti, in termini di costi e di flusso di risorse.
  • Gli APS (Advanced Planning & Scheduling) o SCP (Supply Chain Planning), sono definiti come sistemi utilizzati per la pianificazione sotto vincoli (capacità di stoccaggio, tempi di consegna, tempi di acquisizione, ecc.)
  • Infine, gli SCEM (Supply Chain Event Management), sono utilizzati per monitorare la catena e reagire ad eventi quali la carenza di scorte o i ritardi di consegna.

I software di gestione globale

  • Gli ERP (Enterprise Resource Planning), sono un pacchetto software che supportano diverse attività dell'azienda e offre funzionalità di:
    • risorse umane,
    • gestione inventario,
    • contabilità,
    • gestione progetti, ecc.

Una soluzione interessante è rappresentata da NetSuite, software sviluppato dall’azienda californiana Oracle ed utilizzata da oltre 21.000 organizzazioni in tutto il mondo.

Le informazioni vengono raggruppate e condivise, in modo da avere un unico archivio dati disponibile per tutti gli stakeholder aziendali.

Con un unico strumento è così possibile gestire al tempo stesso ERP, CRM ed eCommerce.

Esistono poi altre tipologie di software che possono risultarvi utili:

  • Product Lifecycle Management (PLM): per il monitoraggio di un prodotto dalla preparazione delle specifiche fino alla fine della sua vita utile e la sua eventuale sostituzione.
  • Quality Management System (QMS): per il mantenimento dell’efficienza operativa e della competitività dell’azienda, e per l’ottemperanza alle normative.
  • Electronic Data Interchange (EDI): per collegare servizi a distanza, anche tra Paesi diversi.
  • Supplier Relationship Management (SRM): per migliorare i processi di acquisto e la comunicazione, considerando componenti quali l’approvvigionamento o i termini di pagamento.
  • Customer Relationship Management (CRM): hanno un impatto diretto e indiretto sulla catena di produzione e permettono di mettere il rapporto con il cliente al centro della strategia aziendale.

Quali novità relative alla supply chain?

Sono diverse le sfide che attendono gli attori del supply chain management.

Di conseguenza, come gli anelli di una catena, la supply chain richiede coesione ed un perfetto equilibrio che può essere alterato dal minimo problema o interruzione.

Se a questo aggiungiamo l’esigenza di maggiore redditività di fronte all'emergere di nuovi attori su scala globale, capiamo perché dotarsi di strumenti ad alte prestazioni in grado di sostenere queste sfide sia diventato essenziale.

Ma la modernizzazione delle operazioni di supply chain non si limita a questo.

Lo sviluppo tecnologico comporta infatti nuove sfide per il futuro della supply chain. Questa sarà infatti molto probabilmente sempre più connessa, robotizzata e legata all’utilizzo di intelligenza artificiale e di big data.