Come evolvono i Sistemi Qualità a norme ISO 9001 con l'industria 4.0?

Parliamo oggi di Sistemi di Gestione per la Qualità a Norme ISO 9001 per capire passato, presente e futuro dello standard più diffuso al mondo, che conta solo in Italia circa 150.000 aziende certificate.

Perché parlare oggi di Sistemi Qualità a norme ISO 9001? In un mondo caratterizzato da una globalizzazione inarrestabile e in una economia influenzata da una situazione pandemica che sembra non voler mollare la presa, come uno standard internazionale nato negli anni 90 può aiutare l’imprenditore?

Per capirne di più abbiamo intervistato un esperto del settore.

1. Cosa è cambiato in tutti questi anni nel mondo delle certificazioni?

Se parliamo del cambiamento dello standard ISO 9001 posso dire senza timore di smentite che in oltre 25 anni di vita la norma è profondamente cambiata. Da documento nato con l'obiettivo di fissare standard condivisi per far competere le aziende di diverse nazioni nel neonato mercato Comune Europeo, improntato sulla qualità dei prodotti, negli anni la norma si è a voluta in un potente strumento manageriale, finalizzato ad aiutare sempre più le Aziende a competere su scala internazionale attraverso processi efficaci ed efficienti.

Questa importante evoluzione si scontra ancora oggi con un approccio metodologico che non è riuscito ad evolvere ed è rimasto, di fatto, agli anni '90. La tecnologia più utilizzata è ferma a semplici strumenti office, i requisiti di norma sono sviluppati attraverso un approccio documentale. Roba da far passare la voglia, ed infatti pochi imprenditori oggi sono stati messi in grado di comprendere l'importanza dei sistemi di gestione e per questo li vivono come una tassa necessaria senza trarne reali benefici.

2. Qual è secondo la sua esperienza la naturale evoluzione del ruolo di responsabile qualità alla luce dell'evoluzione portata dal piano Industry 4.0 e in previsione con il PNRR?

Vado dritto al punto. La ISO 9001, come tutti gli strumenti manageriali, chiede oggi di creare un Sistema di Gestione in grado di produrre informazioni utili per aiutare la Direzione ad assumere decisioni strategiche al fine di ridurre i rischi e cogliere le opportunità.

Avere informazioni, oggi, significa avere strumenti digitali efficaci e capacità di portare il cambiamento in azienda affinché queste soluzioni si integrino perfettamente nella quotidianità.

Dal mio punto di vista la conseguenza naturale di queste esigenze è che il ruolo del "Responsabile Qualità" evolva da tecnico di prodotto a innovatore di processo: la managerialità sta alle informazioni come l’innovazione sta alla digitalizzazione.

Un salto importante che richiede che il Responsabile Qualità, e il consulente che offre servizi alle imprese, si dotino di nuove competenze che oggi raramente fanno parte del loro bagaglio culturale e della loro cassetta degli attrezzi.

Il piano nazionale industria 4.0, ormai in esaurimento, e il nuovo PNRR mettono in evidenza quale sia la direzione in cui deve andare un’azienda che vuole essere competitiva!

3. Le norme ISO 9001 nascono negli anni ’90, ha ancora senso nel 2022, dopo quasi 30 anni, parlare di Sistemi Qualità?

Se ci pensiamo bene, anche il tema della trasformazione digitale è nato negli anni 90, eppure nel 2022 è ancora il primo dei punti che il PNRR mette all’ordine del giorno. Cosa è successo in questi anni? Abbiamo perso il treno, questo è quello che è successo. L’informatizzazione che ha portato all’introduzione dei PC in Azienda negli anni ’90 non è riuscita a portare il cambiamento che oggi ci viene richiesto di fare. Lo stesso identico discorso vale per i Sistemi di Gestione a norme ISO. In questi anni si sono diffusi al punto da diventare una commodity, perdendo buona parte del senso originario per cui sono stati introdotti.

Oggi più che mai, nella situazione di forte incertezza e di cambiamento in atto, i Sistemi di Gestione, se utilizzati come strumenti di organizzazione, possono offrire la soluzione alle sfide che stiamo affrontando.

4. Qual è la ricetta che suggerirebbe agli esperti del settore?

Per aiutare le Aziende a realizzare il cambiamento necessario per la crescita, e in molti casi per la sopravvivenza, c’è bisogno di un nuovo modello di business, in grado di fondere strumenti digitali evoluti e competenze umane.

Le tecnologie non mancano, mancano le risorse in grado di metterle a terra, di integrarle nel “day by day”, per fare in modo che i processi si trasformino e le facciano diventare strumenti di business.

I Sistemi di gestione rappresentano una chiave pass-par-tout per raggiungere tutti i processi di business dell’organizzazione e i professionisti del settore hanno l’opportunità di essere il perno del cambiamento.

Per farlo però c’è bisogno di professionisti che desiderino mettersi in gioco per acquisire le nuove competenze di cui abbiamo parlato prima.

5. Come vede il futuro dei Sistemi di Gestione?

Non ho la sfera di cristallo, ma sulla base della mia esperienza ritengo che chi adotta Sistemi di Gestione certificati a norme ISO 9001 avrà davanti una duplice opzione che diventerà sempre più differenziante: spendere meno soldi possibile per mantenere una certificazione, o investire in strumenti per fare organizzazione, per competere, per portare il cambiamento necessario rispetto al contesto in cui si opera, in una parola, fare Qualità.

Mi piace pensare che un giorno questa differenziazione possa essere riconosciuta in modo formale, considerato che già oggi ci sono molti fattori che permetterebbero ad un’Azienda di capire quale sia il “livello di Qualità” del fornitore che ha di fronte. Un esempio è presto fatto: molte grandi aziende ormai non si fidano più del certificato che il fornitore mostra e conducono Audit di parte seconda.

I Sistemi di Gestione per la Qualità sono strumenti potentissimi che possono contribuire in modo significativo al successo di un’Organizzazione, pensare che non servano più equivale a pensare di buttare via il bambino con l’acqua sporca.