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Psicologia del lavoro alcune teorie interessanti che cambieranno le vostre prospettive

Psicologia del lavoro alcune teorie interessanti che cambieranno le vostre prospettive

Da Roberta Salzano

Aggiornato il 16 novembre 2020, pubblicato il 18 marzo 2020

Negli anni si è fatta sempre di più strada l’idea di rispetto del benessere psicologico del dipendente. È qui che la psicologia del lavoro interviene per spiegarci che il dipendente è un collaboratore e che a sua persona porta un gran valore in termini di idee, pensieri e comortamenti. Vediamo un piccolo excursus delle teorie psicologiche applicate al mondo del lavoro. Prendete nota cari datori di lavoro, il vostro collaboratore merita rispetto e serenità.

Psicologia del lavoro, timeline delle principali teorie

La psicologia del lavoro nasce intorno all’inizio del ‘900 come psicologia industriale. Si preoccupa della vita dell’individuo sul posto di lavoro all’interno dell’ambiente aziendale e delle interazioni che questo ha con i colleghi.

Le principali aree della psicologia del lavoro sono:

  • Sviluppo delle risorse umane
  • Miglioramento della struttura organizzativa
  • Motivazione e benessere dei dipendenti
  • Sicurezza sul lavoro
  • Corsi di formazioni
  • e molto altro

Chi è uno psicologo del lavoro?

Uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni, come potrete vedere dalle diverse aree della materia svolge differenti ruoli all’interno dell’azienda. In primo luogo analizza i gruppi e come essi interagiscano tra di loro. Infatti, si occupa delle relazioni e dinamiche tra i gruppi, eventuali situazioni psicologiche da gestire (come burn out o integrazione), selezione del personale o anche interventi dove ci siano rischi di mobbing o bullismo. Possiamo vederlo come un mediatore che si occupa di mantenere gli equilibri e i benessere all’interno dell’azienda.

Diverse teorie affrontano i bisogni e le passioni di base, che contribuiscono allo sviluppo personale. Eccone alcune:

Il metodo Coué (1926)

Lo psicoterapeuta Émile Coué ha scritto “Il Dominio di Se Stessi con l’Autosuggestione Cosciente”

Raccomanda di ripetere 20 volte di fila e tre volte al giorno: "Ogni giorno, sotto ogni punto di vista, sto migliorando sempre di più. »

Ok è morto lo stesso anno (all'età di 69 anni) della pubblicazione della teoria, ma è una teoria molto apprezzata nel mondo.

Tra le sue osservazioni, la legge dello sforzo inverso: l'immaginazione prevale sempre sulla volontà. Un modo per superare i suoi pregiudizi.

La sua dottrina, che a distanza di quasi 100 anni trova ancora applicazione,si basa su quattro principi fondamentali:

  1. Se immaginazione e volontà si scontrano,è la prima a influenzare la seconda. Sempre
  2. Nel conflitto tra le 2 la forza dell’immaginazione e in rapporto diretto alla volontà al quadrato
  3. Se le due sono in accordo, non si sommano ma si moltiplicano tra di loro
  4. Potete guidare la vostra immaginazione

La piramide di Maslow e la psicologia umanistica (1943)

Secondo la piramide dei bisogni di Maslow (stabilita dallo psicologo Abraham Maslow), si hanno 5 bisogni fondamentali che si soddisfano uno dopo l'altro, dal più essenziale (la base) al più "superfluo" (la consacrazione) che è la necessità di auto-realizzazione. Creando una gerarchia delle necessità come l’uomo mostra come le sue necessità cambino passo a passo che i vari bisogni sono soddisfatti. Oggi, viviamo in un’epoca dove fortunatamente gli stati riescono a provvedere ai bisogni principali di un individuo, la lotta per la sopravvivenza viene molto più spesso sostituita da una necessità di auto realizzazione degli individui.

©Inside marketing

Alcuni l'hanno deviata in modo umoristico, con le esigenze della nostra era iper connessa:

©Twitter

La piramide di Maslow mostra che una zona di comfort non è necessariamente negativa.

È anche un punto di riferimento, un passo necessario per la nostra crescita, per il raggiungimento di un obiettivo. La zona di comfort è il vostro trampolino di lancio per la realizzazione.

Ma devi comunque uscirne.

Pensiero positivo (1952)

Norman Vincent Peale ha scritto il libro Il potere del Pensiero Positivo, che descrive come trasformare le emozioni negative in atteggiamenti positivi. Ha scritto anche When We Want, We Can! nel 1979.

Molti altri libri sono stati ispirati dal suo lavoro, come Mindset di Benjamin Smith.

Esiste infatti, un’intera scuola di pensiero dedicata al pensiero positivo la cui teoria fondante è la malleabilità dei pensieri: voi stessi potete influenzarli.

Le nostre affermazioni possono influenzare i nostri pensieri e questo è fondamentale i termini di motivazioni. Cercate di infondere nei vostri la capacità di vedere le cose in maniera postiva.

Programmazione neurolinguistica o PNL (1973)

La programmazione neurolinguistica è un approccio pragmatico in psicologia applicata sviluppato da Richard Bandler e John Grinder.

Uno dei suoi principi è quello di trasmettere il "know-how" (competenze) e il "saper fare" a chi ne ha bisogno, per una migliore comprensione di se stessi.

Alcuni interventi della PNL sono volti a rimuovere i freni che si mettono su se stessi, a causa di "credenze limitanti" come "non ce la farò mai", "non fa per me", ecc.

L'ikigai

Conosci il test ikigai giapponese?

Ikigai è tradotto come "ragione di essere" o "ragione di alzarsi ogni mattina".

È l'associazione delle parole ikiri (vivere) e gai (esaudire i propri desideri).

Il concetto è quello di trovare un senso in ciò che si fa, di trovare la propria strada, di avere un obiettivo, insomma, di non rassegnarsi alla zona di comfort.

È un ottimo metodo per trovare il lavoro dei sogni, una sfida personale che richiede una riflessione sui vostri talenti, i vostri successi, i vostri gusti e i vostri valori.

Alcuni trovano il loro ikigai nella vita familiare, altri nello sviluppo di un'arte, o entrambi.

Trovate le vostre passioni e non abbiate paura di buttarvi in nuove esperienze.

Questo vuol dire che anche nel vostro lavoro dovete cercare qualcosa che vi dia della passione . Per chi è datoredi lavoro è importante lasciare sperimentare, cercare nuove idee e mettere nel giusto ruolo i dipendenti.

“ se fai un lavoro che ami non lavorerai un giorno”.

©Ikigai Soluzioni

#TrueStories

Attenzione, questi aneddoti sono tratti da storie reali, qualsiasi somiglianza con personaggi reali non è affatto casuale.

"Ho lasciato il mio lavoro per una nuova esperienza professionale senza sapere se avrebbe funzionato o se mi sarebbe piaciuto, oggi mi chiedo perché non l'ho fatto prima.”

"Il mio migliore amico si è ritirato un mese prima del nostro grande viaggio attraverso la Russia. Invece di annullare, sono andato da solo e ho fatto quello che volevo quando volevo, ho anche incontrato molte persone che non mi avrebbero mai parlato se fossimo stati solo noi due.”

"Mi è preso il panico al pensiero di essere a 20 metri sott'acqua, ma l'immersione mi ha sempre attratto. Ho fatto uno stage presso un centro specializzato: un'immersione al giorno, dovevo farmelo piacere insomma! Sono appena tornato con il mio diploma di livello I e ho già prenotato il mio prossimo soggiorno per il livello II".

Un’azienda di successo comincia dal benessere dei suoi dipendenti

Tutte le teorie che vi abbiamo mostrato oggi sono per farvi capire che la motivazione e l’autostima devono partire dalle nostre convinzioni. Se siamo però manager abbiamo la possibilità di infondere positiva a chi ci sta intorno e creare un ambiente sereno e stimolante.

Roberta Salzano

Roberta Salzano, Growth Marketing Manager, Appvizer

Dopo aver completato gli studi di management, è arrivata in stage ad Appvizer nel gennaio 2019. Inizialmente ha assunto il ruolo di Country Manager Italia per poi passare a quello di International Growth Manager. Grazie alla sua passione per il marketing digitale, oggi ricopre il ruolo di Marketing Manager.

  1. Expertise: SEO, SEA, Marketing Automation, Lead Generation, UX, Product Marketing, Comunicazione
  2. Education: Università degli Studi di Pavia
  3. Published works and citations: Perché i tuoi clienti non aprono le tue email? (Semrush, 2019)