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Il metodo DMAIC in 5 tappe

Il metodo DMAIC in 5 tappe

Da Maxime Perotti

Aggiornato il 17 agosto 2020, pubblicato il 10 agosto 2020

DMAIC. Se avete cercato questa parola, siete probabilmente un manager operativo alla ricerca dell'equazione perfetta tra la gestione del vostro team e il raggiungimento degli obiettivi aziendali, attraverso il miglioramento dei processi esistenti.

Nell’ambito del lean management, avete provato ad applicare il metodo DMAIC?

In questo articolo, vi spieghiamo di cosa si tratta e come può aiutare a risolvere alcuni vostri problemi nel riuscire in un progetto.

Che cos’è il metodo DMAIC? Definizione

DMAIC, acronimo di Define, Measure, Analyze, Improve, Control, è un metodo di management agile che ha l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficacia dei processi di produzione industriali (lean manufacturing), ma si applica anche ai processi aziendali nei servizi, nella logistica, nel commercio e nell’amministrazione.

Il metodo DMAIC deriva dal metodo Six Sigma, brevettato da Motorola sul finire degli anni Ottanta.

Tramite l’analisi e la risoluzione dei problemi, rilevati in compiti spesso ripetitivi, il DMAIC condivide gli obiettivi del Lean Six Sigma:

  • aumento di redditività e produttività,
  • soddisfazione clienti,
  • riduzione sprechi e ottimizzazione risorse,
  • qualità della vita lavorativa e sicurezza dei dipendenti, ecc.

L’obiettivo del DMAIC è simile a quello del metodo Kaizen, relativo anch’esso alla gestione dei processi.

Metodo DMAIC: la guida in 5 fasi

Vediamo insieme il modello DMAIC con un esempio relativo ai tempi di consegna.

Step n°1: definite il DMAIC

🎯 Obiettivo: identificare il problema, i rischi e i possibili freni.

Inoltre, in questa fase bisogna definire i bisogni dei clienti, gli obiettivi generali e le risorse e tempistiche relative ai vari team di progetto.

🤔 Domanda: qual è il problema individuato? Qual è l’obiettivo del progetto?

🚀 Mappare il processo (in corso o previsto) per identificare difficoltà e rischi.

💡 Consiglio:

  • priorizzare i problemi a seconda dell’urgenza, dell’importanza e dell’impatto sugli altri processi.
  • utilizzare il metodo delle 5 M (o diagramma di Ishikawa) per schematizzare le relazioni causa-effetto.

🤓 Risposta: Il tempo che intercorre tra l'ordine del cliente e la consegna finale è molto lungo. Occorre quindi ridurlo.

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Step n°2: misurate il DMAIC

🎯 Obiettivo: Misurare e quantificare concretamente il problema, l’obiettivo di performance o la produttività, utilizzando delle metriche. Questa fase consente, in particolare, di individuare il margine di progresso e le variazioni del ciclo.

🤔 Domanda: Come misurare concretamente il problema? Quali sono gli indicatori da seguire?

🚀 Azione: Determinare le metriche e i punti di misura rilevanti e limitarli ad un massimo di 10, per seguirli accuratamente.

💡 Consiglio: Gli indicatori vanno scelti in base ai vostri obiettivi e ai risultati attesi. Tenerlo a mente vi aiuterà a selezionarli con saggezza.

Gli esperti Six Sigma raccomandano metriche che rispondano a 4 criteri:

  • precisione,
  • ripetibilità,
  • riproducibilità,
  • stabilità.

Potete chiedere a questi esperti una consulenza o partecipare a una formazione Lean Six Sigma (vi sono diversi livelli di certificazione previsti: Green Belt, Black Belt, ecc.).

🤓 Alcune linee d'azione possibili :

  • il numero di ordini e la loro evoluzione,
  • il tempo medio di elaborazione in ogni posizione strategica (ricezione dell'ordine, produzione, preparazione dell'ordine, spedizione),
  • il numero di dipendenti per ogni posizione in relazione alla curva dell'ordine.

Inoltre, potete anche misurare il tasso di reclami del servizio clienti e il tasso di riacquisti, per vedere se questo ha un impatto reale sulla vostra attività.

Step n°3: analisi del DMAIC

🎯 Ricercare le cause del problema o dei rischi potenziali analizzando i processi e i dati raccolti nella fase precedente.

L’analisi di questi dati va oltre la comprensione del problema e la valutazione del divario tra la situazione attuale e gli obiettivi definiti (reali vs. previsti).

🤔 Domanda: Quando, in che momento e in che modo si presenta il problema?

🚀 Azioni:

  • Sintetizzare i dati raccolti per mezzo di una dashboard;
  • Analizzare il loro evolversi e le differenze tra risultati attesi e raggiunti.

💡 Consigli:

  • Naturalmente si deve tener conto della variabilità dei dati, ad esempio se la vostra attività è soggetta a stagionalità.
  • Il metodo QQOQCP, anche detto regola delle 5W (Who, What, Where, When, Why), può essere utilizzato con i vari stakeholder per prendere in considerazione tutti i parametri (gestionali e di campo), al fine di proporre o scartare le vie di miglioramento da sperimentare.

🤓 Risposte:

  • in seguito a confronto coi collaboratori interessati: emerge un deficit di comunicazione tra i team che preparano gli ordini e quelli che li spediscono, che non sono avvertiti in tempo reale della loro disponibilità.
  • Dati: il ritardo maggiore si registra nell'area "spedizione" dei magazzini, che da solo rappresenta il 20% del tempo medio di evasione degli ordini. Sembra pertanto esserci una carenza di manodopera e di attrezzature.
  • I reclami per ritardi di consegna sono aumentati del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso preso come riferimento, quando c'erano il 20% di ordini in meno da gestire, da parte di un numero di dipendenti rimasto invariato.

Step n°4: miglioramenti col DMAIC

🎯 Obiettivo: determinare e attuare la soluzione in grado di eliminare la causa del problema.

Diverse aree di miglioramento possono essere testate, contemporaneamente o in alternativa.

🤔 Domanda: Quali aree di miglioramento dovrebbero essere testate per prime?

🚀 Azioni :

Definire un piano d'azione con la partecipazione di tutti gli stakeholder per garantire il loro impegno e la loro efficacia.

Pianificare tutte le attività dopo averle tagliate e programmate in base alla loro interdipendenza.

💡 Consigli:

Definire una soglia di tolleranza accettabile e dei criteri di successo (in questo caso relativo ai tempi di consegna) per giudicare se un miglioramento è sufficiente in relazione agli obiettivi.

Lasciare il tempo per far apparire i risultati.

🤓 Risposte:

  • assumere nel settore “spedizioni”,
  • rinnovare progressivamente i materiali,
  • affidarsi ad uno strumento collaborativo affinché i team possano comunicare in tempo reale e condividere il loro livello di progresso in ogni fase della catena di produzione.

Step n°5: il controllo DMAIC

🎯 Obiettivo: verificare che la soluzione dia risultati sul lungo periodo.

Anche in questo caso si tratta di osservare, misurare utilizzando i KPI (Key Performance Indicators) e analizzare i nuovi processi messi in atto. Infine, osservare i progressi e adattare le azioni in base ai risultati.

🤔 Domanda: Come guidare le azioni tenendo conto delle metriche e delle variabili definite?

🚀 Azioni:

  • verificare la corretta attuazione delle azioni definite;
  • anticipare i rischi e dotarsi di strumenti di collaborazione e di supporto alle decisioni;
  • documentare i processi e aggiornarli;
  • formulare raccomandazioni per ottenere risultati duraturi.

💡 Consigli: Che si tratti di cambiare processi, strumenti o gestione, non esitate a chiedere aiuto agli specialisti e, soprattutto, a comunicare con i vostri team.

🤓 Risposte: affidarsi ad un software quale:

  • KPI Fire App: un’applicazione di software management ricca di funzionalità che permettono di migliorare la comunicazione aziendale interna.
  • Mashzone: un’applicazione che permette la creazione di dashboard grafiche a partire dall’analisi dati, che permette di prendere decisioni più consapevoli.

Ora che conoscete i vantaggi offerti dal metodo DMAIC, siete pronti per applicarlo nella vostra azienda!